Come si garantisce il rispetto dei lavoratori in azienda e lungo la filiera di fornitura?
Da sempre lavoriamo per venire incontro alle esigenze dei nostri lavoratori, assicurando la sicurezza sul lavoro, offrendo contratti stabili e un ambiente di lavoro in grado di attrarre nuovi talenti.
I nostri dipendenti
Sono per noi da sempre un impegno riconosciuto, che negli ultimi anni ha potenziato la nostra attrattività in tutti i paesi in cui operiamo.
Suddivisione della forza lavoro per fascia d’età (2019)
Per migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro, sostenere i nostri dipendenti nelle loro esigenze e sviluppare un più forte senso di appartenenza ogni anno mettiamo a disposizione un piano di attività di welfare aziendale. Con il nostro piano lavoriamo all’interno della più ampia strategia del Gruppo Bolton che, nel 2013, ha lanciato Bolton4You, programma di welfare aziendale con iniziative incentrate su quattro aree: salute, famiglia, risparmio e tempo libero.
Dal 2019 portiamo avanti progetti sociali in Ecuador e Marocco nel settore dell’istruzione tramite l’erogazione di borse di studio e campi scuola ai figli dei nostri dipendenti, e della salute, offrendo visite gratuite odontoiatriche, ginecologiche, fisioterapiche. Abbiamo inoltre contribuito alla costruzione di 3 biblioteche scolastiche nella città di Manta.
Inoltre, per aumentare la partecipazione dei dipendenti alla vita dell’azienda, abbiamo intensificato le attività di comunicazione interna, per esempio potenziando la newsletter aziendale così da informare sulle novità e i progressi che compiamo ogni giorno, in termini di sostenibilità e di business.
Nel 2019 abbiamo lanciato il questionario di clima interno insieme a Great Place to Work, con risultati importanti in termini di partecipazione dei nostri dipendenti (circa 90% di tasso di risposta). Stiamo ora lavorando internamente per sviluppare progetti e iniziative che ci permettano di migliorarci e rafforzarci nei punti di criticità che sono emersi dal confronto con i nostri dipendenti e migliorare il nostro trust index.
Sicurezza sul lavoro
La sicurezza sul lavoro è per noi un tema estremamente importante, su cui abbiamo lavorato attraverso diversi progetti ed iniziative e che dal 2013 abbiamo codificato grazie alla certificazione OHSAS 18001 per lo stabilimento di Cermenate e nel 2015 per quello di Quimper.
Siamo consapevoli che il lavoro sulla sicurezza in azienda richiede un impegno ed un’attenzione continua e costante. Per questo, continuiamo a lavorare per ridurre al minimo il numero degli infortuni che si verificano nei nostri stabilimenti.
L’indice di gravità per gli stabilimenti situati in Italia e Francia si attesta a 0,35 nel 2019, mentre per gli stabilimenti in Spagna, Marocco ed Ecuador è a 0,38
Totale di infortuni, per paese (n.)
Per quanto riguarda l’indice di frequenza, rileviamo una diminuzione in Francia da 42,47 nel 2014 a 30,50 nel 2017, mentre in Italia dopo un picco negativo di 23,20 nel 2015 a causa degli aumenti di produzione e del numero di nuove persone assunte a Cermenate, dal 2016 è calata fino a raggiungere 14,13 nel 2017, proprio grazie allo sforzo formativo.
Infine, nel 2016 abbiamo proposto un corso di guida sicura per 60 dipendenti del personale di vendita all’autodromo di Monza, per migliorare le capacità di controllo degli autoveicoli nella guida.
La filiera responsabile
Riconosciamo alla nostra filiera di fornitura un forte potenziale di creazione di valore per le comunità dei paesi emergenti in cui la pesca del tonno è importante e siamo impegnati per renderla sicura e moderna.
Siamo convinti che parte della nostra responsabilità sia quella di contribuire alla crescita delle economie locali dei Paesi in via di sviluppo in cui siamo presenti, valorizzando la grande risorsa naturale costituita dal tonno, che spesso rappresenta una delle loro ricchezze più significative.
La produzione dei nostri stabilimenti è basata sia su tonni interi (round) sia sull’utilizzo filetti di tonno precotti (loins) che vengono lavorati a mano nei luoghi di pesca. La lavorazione da loins permette di avere ricadute positive sull’economia locale di due tipi: dirette, creando posti di lavoro negli impianti produttivi, e indirette, grazie ai servizi di cui le fabbriche necessitano.
La decisione di incrementare la percentuale di tonno pescato a canna e da pesca artigianale, poi, sta incentivando lo sviluppo di piccole flotte locali creando prospettive di sviluppo economico, sociale e culturale.
Salvaguardia dei diritti umani lungo la filiera
Per noi il rispetto dei diritti umani è un elemento imprescindibile di ogni attività aziendale e un pilastro fondamentale della strategia di sostenibilità. Per questo, ci impegniamo a garantirne la tutela in azienda e lungo tutta la filiera, collaborando con i nostri fornitori che devono sottoscrivere e rispettare i principi del Codice Etico e della Politica sui Diritti Umani del Gruppo Bolton.
La Politica sui Diritti Umani, pubblicata a Dicembre 2016:
- definisce i principi guida e gli impegni nella tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori;
- disciplina il rispetto delle norme di salute e sicurezza per tutti i lavoratori delle aziende del Gruppo;
- certifica che le condizioni salariali e di lavoro siano in linea con le normative e gli standard locali;
- rifiuta il lavoro forzato e minorile;
- assicura il rispetto delle Convenzioni dell’International Labour Organization (ILO).
Bolton Food ha comunicato i contenuti della Policy a tutti i propri dipendenti, clienti e fornitori. Ai fornitori strategici e a quelli operanti in paesi a rischio di violazione dei diritti umani è inoltre inviato periodicamente un questionario di assessment volto a verificare il rispetto dei principi della Policy.
Da marzo 2017, la nostra Tuna Policy richiede ai nostri fornitori di rispettare anche le norme previste dalla convenzione ILO C188 per il rispetto dei diritti umani per i lavoratori del settore ittico.
A maggio 2020 abbiamo siglato una nuova partnership con Oxfam con l’obiettivo di lavorare per migliorare i diritti di tutti coloro che lavorano lungo la nostra filiera.
Bolton è quindi diventata la prima azienda italiana al mondo a stringere una partnership con un approccio multi-paese su questi temi con Oxfam, con l’obiettivo di promuovere una visione di “cibo più giusto e sostenibile”, non solo per l’ambiente e per chi lo consuma, ma anche per le persone che lo producono.
La partnership prevede una roadmap quadriennale fino al 2024, con un robusto processo di analisi della filiera del tonno a livello globale da parte di Oxfam per tutelare e valorizzare ulteriormente le persone e le comunità coinvolte, un lavoro in piena sintonia con gli standard internazionali in materia contenuti nei Principi Guida delle Nazioni Unite su Business e Human Rights (UNGPs) e sulla Due Diligence Guidance for Responsible Business dell’OCSE.