La gestione dei FAD: una sfida per l’intero settore
La gestione dei Fishing Aggregating Devices (FADs) è uno dei temi prioritari per tutta l’industria ittica: per questo anche noi, seguendo le linee guida dell’International Seafood Foundation (ISSF), collaboriamo con il nostro partner strategico Tri Marine in modo da impiegare in maniera ottimale i FAD in utilizzo dalle imbarcazioni da cui ci approvvigioniamo, comprese quelle di nostra proprietà.
I FAD sono zattere o boe munite di ricetrasmittente e depositate in mare alcuni giorni prima dell’attività di pesca, in modo che sotto di esse si creino le condizioni in grado di attrarre i banchi di pesce in cerca di cibo o protezione. Questa tecnologia nasce dall’osservazione dei pescatori della naturale tendenza dei pesci ad aggregarsi sotto tronchi di legno o altri oggetti galleggianti. I FAD sono quindi utilizzati per massimizzare la pesca essendo in grado di dare informazioni ai capitani sulla localizzazione e sulla quantità di pesce aggregato.
Rispetto all’impiego di FAD e alla loro gestione, condividiamo e promuoviamo la diffusione delle sei Best Practice formulate dalla ISSF:
Osservare i requisiti dello Stato di cui la barca batte bandiera e della Regional Fisheries Management Organisation (RFMO) competente per le statistiche delle aree di pesca per tipo di set
Rendicontare i dati relativi all’utilizzo dei FAD mettendoli a disposizione degli organismi scientifici delle RFMO (tracks, stime della biomassa degli echo sounder, ecc.), anche se non richiesto
Supportare e rispettare i limiti, con fondamento scientifico, rispetto al numero di FAD utilizzati e/o di set di FAD creati
Utilizzare solo non-entangling FAD e promuovere l’utilizzo di FAD biodegradabili
Sviluppare una politica di recupero dei FAD includendo delle disposizioni così da allertare i paesi costieri in caso di FAD abbandonati che potrebbero impattare aree sensibili/delicate
Per quanto riguarda gli squali sericei o squali seta, implementare ulteriori misure per ridurne la pesca accidentale, in quanto questa specie è una delle più interessate
- Solo non-entangling FAD (coerentemente con le linee guida dell’ISSF);
- Max 300 drifting FAD attivi per barca e per oceano, senza aumentarli laddove il numero di FAD utilizzato fosse inferiore a 300;
- Comunicazione dei dati di pesca alle RFMO, includendo i dati relativi all’utilizzo di FAD, entro 4 mesi;
- Identificazione di misure addizionali come la limitazione del numero di FAD set, l’utilizzo di FAD biodegradabili e limite per l’utilizzo di barche ausiliari.
- Continuare a proibire l’impiego delle imbarcazioni ausiliarie;
- Limitare l’uso dei FAD: max 150 FAD attivi per l’Oceano Atlantico (Saupiquet) e max 300 FAD attivi per l’oceano Pacifico (Garavilla);
- Registrare le barche di nostra proprietà sul sito transparentsea.org dove comunicheremo i dati relativi alle battute di pesca entro 4 mesi.